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Geografia

Il Parco Naturale Regionale del Vulture, secondo la perimetrazione prevista dalla Legge istitutiva[2], si estende per 57496 ettari. In tale perimetro sono inclusi la ZSC/ZPS "Monte Vulture" (codice IT9210210) e il SIC/ZPS "Lago del Rendina" (codice IT9210201). L'intera area è divisa in tre differenti livelli di tutela che, sulla base del grado di interesse naturalistico, paesaggistico e culturale, definiscono la tipologia e le modalità in cui è possibile effettuare degli interventi.

Biodiversità

Il Parco registra una ricchissima biodiversità, dovuta alla varietà dell'ecosistema e ai microclimi delle differenti quote altimetriche. Di particolare interesse la flora spontanea del Vulture[3] e i molteplici utilizzi che nel corso dei secoli hanno caratterizzato la vita contadina e monastica di questo ambiente.

 

Sentieri

Dislocato in posizione strategica e baricentrica rispetto all'Italia meridionale peninsulare, il territorio in questione è stato sede di un intenso fenomeno di brigantaggio nel periodo successivo all'Unità d'Italia. Molto suggestivi sono i sentieri dei Briganti che ancora oggi è possibile ripercorrere all'interno del Parco[5].

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